A partire dal 2012 vi è stato un aumento degli studi scientifici che supportano la fisioterapia come parte integrante del trattamento per FND, specialmente nei pazienti che presentano un disordine del movimento funzionale e/o debolezza funzionale agli arti.
I pazienti con sintomi funzionali molto spesso accusano stanchezza, debolezza o dolore che peggiora con l’esercizio.
Per molti pazienti, il problema non è tanto il fatto di non riuscire a fare nulla, quanto piuttosto il fatto che a volte fanno troppo e a volte troppo poco. Così, un giorno potresti sentirti un po’ meglio, e quindi affannarti a fare tutto quello che non eri riuscito a fare nei giorni in cui i sintomi erano peggiori; ma poi i sintomi iniziano a peggiorare di nuovo, e questo potrebbe avvenire più tardi nella stessa giornata o il giorno successivo.
Quando i sintomi peggiorano di nuovo, è demoralizzante, e a molti pazienti sembra di tornare al punto di partenza. Il grafico sotto mostra il meccanismo che è stato appena descritto.
Il principio fondamentale alla base del processo riabilitativo in questo caso si fonda sul riconoscere che probabilmente stai facendo un po’ troppo nei giorni “buoni” e non abbastanza nei giorni “cattivi”.
Prefissati un compito semplice da fare, questo potrebbe essere una passeggiata al negozio, una piccola faccenda domestica. Fai qualcosa che sia un po’ meno di quello che faresti nel tuo giorno migliore, ma un po’ di più di quanto faresti nel tuo giorno peggiore.
Se ti attieni allo STESSO livello di attività ogni giorno, probabilmente nell’arco di un paio di settimane ti renderai conto che questo STESSO livello di attività potrebbe renderti un po’ meno stanco di prima, o causare un po’ meno dolore.
Avrai ancora giorni in cui ti sentirai “punto e a capo”. Ma se nel complesso stai lentamente migliorando, questa è la cosa più importante (vedi grafico sottostante).
Fisioterapisti e terapisti occupazionali possono essere di grande aiuto in queste situazioni. Sono abituati a lavorare con le varie limitazioni che i pazienti presentano giorno dopo giorno, indipendentemente dalla loro causa. Essi possono essere in grado di progettare un programma di esercizio graduale che si adatti ai tuoi particolari sintomi ed aiutarti a completarlo. La terapia ad esercizi graduali è stata dimostrata efficace per alcune persone affette da fatica e dolore cronici.
Gli esercizi graduali non sono per tutti, e nessuno dovrebbe sentirsi forzato a fare questo tipo di terapia. Alcune persone hanno bisogno di stabilizzare il proprio livello di attività attraverso altre tecniche specifiche prima di sentirsi pronte a iniziare una terapia basata sugli esercizi graduati.
Queste figure cliniche possono anche avere un ruolo importante nel fare raccomandazioni ai datori di lavoro riguardo alle difficoltà della persona, così, per esempio, il ritorno al lavoro può essere fatto in modo graduale in collaborazione con il datore di lavoro. Per saperne di più sui problemi relativi al lavoro clicca qui.
Anche gli psicologi possono essere utili per aiutarti a fronteggiare gli inevitabili ‘alti e bassi’ che accompagnano questo tipo di riabilitazione.
Il problema principale sta nel fatto che l’attività crescente porta spesso ad un aumento dei sintomi, così che il paziente pensa di star peggiorando i propri sintomi provocando danni alla schiena o ai muscoli. La cosa importante da capire è che non si causa alcun danno se l’attività viene introdotta lentamente. Sì, l’attività può far peggiorare temporaneamente i sintomi, ma non si sta causando un ulteriore danno!
Più attività fai, meno sintomi avrai (alla fine).
Per dettagliate raccomandazioni riguardo alla fisioterapia specifica per i disordini motori funzionali, clicca su questo link che ti porterà ad un articolo del 2014, scritto da fisioterapisti, neurologi, terapisti occupazionali e neuropsichiatri con esperienza nel trattare persone con FND.
Potresti volerlo condividere con il tuo fisioterapista per vedere se dà ad entrambi nuove idee.
We will be re-directing you to the University of Edinburgh’s donate page, which enable donations in a secure manner on our behalf. We use donations for keeping the site running and further FND research.