Ansia e panico sono comuni nei pazienti con sintomi neurologici funzionali e dissociativi. Tuttavia, non tutti i pazienti con sintomi neurologici funzionali e dissociativi sono ansiosi (o depressi).
Ansia e panico sono molto comuni anche nell’epilessia ed in altre malattie neurologiche.
Questo sito non si propone di discutere nel dettaglio questi sintomi. Di seguito potrai trovare alcuni link a pagine che esplorano questi sintomi più in dettaglio.
Tuttavia, alcuni aspetti di queste condizioni meritano di essere affrontati specialmente per quanto riguarda il rapporto tra questi disturbi e gli FND:
Molti pazienti non sanno quali sono i criteri usati per formulare una diagnosi di ansia o attacchi di panico. Qui riportiamo i criteri clinici, usati in tutto il mondo, per formulare una diagnosi di disturbo d’ansia o attacchi di panico. Questi criteri sono stati formulati dall’Associazione Americana di Psichiatria (DSM-IV e DSM-5).
La psichiatria e la psicologia, però, non dovrebbero basarsi solamente sullo “spuntare delle caselle”. Le persone sono molto più complicate di così. Per questa regione la maggior parte dei professionisti della salute mentale considerano questi criteri come delle linee guida per formulare una diagnosi.
Tuttavia, questi criteri diagnostici sono stati inseriti qui in modo che ogni paziente possa dare un’occhiata ai sintomi e decidere da solo se nel proprio caso può valer la pena approfondire questo aspetto.
A. Almeno 6 mesi di “eccessiva ansia e preoccupazione” riguardanti una varietà di eventi e situazioni. Generalmente, l’aggettivo “eccessiva” significa “più di quello che ci si aspetterebbe” per una particolare situazione o evento. La maggior parte delle persone prova ansia per determinate cose, ma normalmente l’intensità dell’ansia è adeguata alla situazione.
B. C’è una difficoltà significativa nel controllare l’ansia e la preoccupazione. Questo criterio è soddisfatto nel caso il soggetto sia costretto a compiere uno sforzo molto intenso per recuperare il controllo, rilassarsi o convivere con l’ansia e la preoccupazione.
C. La presenza, per la maggior parte dei giorni, nei precedenti 6 mesi, di 3 o più (solo 1 per i bambini) dei seguenti sintomi:
D. I sintomi non sono associati ad un altro disturbo mentale.
E. I sintomi causano una “difficoltà clinicamente significativa” o problemi di funzionamento nella vita di tutti i giorni. “Clinicamente significativo” rappresenta l’elemento in base al quale viene presa la decisione di intraprendere un trattamento. Alcune persone possono avere alcuni dei sintomi descritti in precedenza ma riescono a convivere con essi in modo da mantenere un alto livello di funzionamento.
F. La condizione non è dovuta ad abuso di sostanze o ad un problema medico.
Un limitato periodo di tempo caratterizzato da paura intensa o malessere, in cui quattro (o più) dei seguenti sintomi si sviluppano improvvisamente e raggiungono il picco di massima intensità entro 10 minuti:
1) Palpitazioni, batticuore, o battito cardiaco accelerato
2) Sudorazione
3) Tremore o convulsioni
4) Sensazione di respiro corto o affannoso
5) Sensazione di soffocamento
6) Dolore o fastidio al torace
7) Nausea o malessere intestinale
8) Sentirsi storditi, instabili, con la testa leggera, sul punto di svenire
9) Derealizzazione (sensazione di irrealtà) o depersonalizzazione (sentirsi staccati da se stessi)
10) Paura di perdere il controllo o diventare pazzo
11) Paura di morire
12) Parestesie (intorpidimento o formicolio)
13) Brividi o vampate di calore
A) Ansia associata al fatto di trovarsi in luoghi o situazioni da cui scappare potrebbe essere difficile (o imbarazzante) o in cui potrebbe non essere disponibile aiuto nel caso di attacco di panico (o sintomi analoghi) inaspettato o provocato dalla situazione contingente. Le paure associate all’agorafobia tipicamente riguardano situazioni caratteristiche come: trovarsi fuori casa da soli; essere in mezzo aduna folla, o stare in fila; essere su un ponte; viaggiare in bus, treno o automobile.
B) Le situazioni sono evitate (ad esempio si evita di viaggiare), o sono affrontate con marcato stress o con l’ansia di avere un attacco di panico o sintomi analoghi, o richiedono la presenza di un’altra persona accanto.
C) L’ansia o l’evitamento di tipo fobico non sono meglio spiegati da un altro disturbo mentale.
Criterio A: presenza di un fattore stressante (richiesto almeno uno)
La persona è stata esposta a: morte, paura della morte, grave trauma vero o preannunciato, violenze sessuali reali o minacciate, nei seguenti modi:
Criterio B: sintomi invadenti (richiesto almeno uno)
L’evento traumatico è persistentemente ri-vissuto nel/nei seguente/i modo/i:
Criterio C: evitamento (uno richiesto)
La persona tende ad evitare stimoli che possono ricordare il trauma dopo che esso è accaduto, in uno dei seguenti modi:
Criterio D: Peggioramento nelle funzioni cognitive e nell’umore (due richiesti)
Pensieri o sentimenti negativi che iniziano o peggiorano dopo il trauma, in uno dei seguenti modi:
Criterio E: cambiamenti nell’eccitazione e nella reattività
Eccitazione e reattività associate al trauma che iniziano o peggiorano dopo il trauma in uno dei seguenti modi:
In aggiunta, gli psichiatri richiedono che i sintomi siano stati presenti per almeno un mese, che causino difficoltà per la persona e che non siano dovuti ad altre cause.
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