… Una delle cose che i pazienti con debolezza funzionale notano spesso è che la severità della debolezza varia nel tempo…
Questa sezione si basa principalmente sull’esperienza degli autori nel prestare aiuto a moltissimi pazienti affetti da debolezza funzionale.
Se non lo hai ancora fatto, dai un’occhiata alle seguenti pagine prima di continuare la lettura:
Comprendere il problema
Può essere sorprendente constatare l’impatto positivo che ha il semplice fatto di ricevere una spiegazione chiara e comprensibile dei sintomi. Spesso i pazienti con debolezza funzionale trascorrono mesi o anche anni senza ricevere una diagnosi (o, talvolta, ricevendo una diagnosi alternativa come la sclerosi multipla).
Può richiedere molto tempo “abituare” la tua mente all’idea di un sintomo come la debolezza funzionale. Nei pazienti che alla fine migliorano, questo sembra comunque un momento chiave nel processo di guarigione.
Anche pensare alla relazione che esiste tra la debolezza e altri sintomi che potresti avere può rappresentare una parte importante di questo processo di comprensione della malattia. Questo può aiutarti a capire che la debolezza è un sintomo tra i tanti (ad esempio il dolore, la stanchezza e i disturbi del sonno) e che stai soffrendo di un’unica malattia che si presenta con sintomi diversi, piuttosto che di molti sintomi causati da diverse malattie.
Probabilmente, questa è la ragione per cui alcuni dei trattamenti che hanno dimostrato di essere efficaci per i pazienti affetti da sindrome di fatica cronica e dolore cronico si sono dimostrati utili anche per i pazienti affetti da debolezza funzionale.
Questi includono:
Aspetti specifici legati alla debolezza funzionale
…Prova il più possibile a pensare ad altro mentre cammini…
Uno degli aspetti che i pazienti con debolezza funzionale spesso notano è che la gravità della debolezza varia da un giorno all’altro. Così, ad esempio, il martedì potresti sentire la tua gamba molto pesante ed essere costretto a trascinarla, ma il mercoledì il sintomo potrebbe essere molto più debole. La variabilità nella gravità dei sintomi è una caratteristica comune di molti disturbi funzionali. Se ci pensi, è uno dei motivi per cui una diagnosi di natura “funzionale” ha senso. Se ci fosse un danno strutturale al sistema nervoso, il sintomo potrebbe variare leggermente, ma non in modo così drammatico come invece accade nel caso della debolezza funzionale.
Ci sono diversi motivi per cui la debolezza funzionale può variare in gravità:
Quest’ultimo aspetto merita qualche considerazione in più. Avrai notato che più ti concentri per muovere l’arto affetto, tanto più esso diventa pesante e difficile da muovere.
Questo perché il movimento è più efficace quando è automatico. Normalmente non pensi a camminare quando stai salendo le scale o camminando verso il supermercato. Infatti, se le persone sane pensassero consapevolmente a come camminare, finirebbero per camminare male.
Riconoscere questo fatto può aiutare i pazienti con debolezza funzionale.
Prova, per quanto possibile, a non pensare ai movimenti che fai quando cammini.
I fisioterapisti non sempre hanno le idee chiare su cosa fare per aiutare le persone con debolezza funzionale. Generalmente i movimenti automatici che prevedono l’utilizzo di entrambe le gambe o di entrambe le braccia contemporaneamente sono meglio degli esercizi che si concentrano esclusivamente sull’arto colpito da debolezza.
Ricorda che, nel caso della debolezza funzionale, stai cercando di riprendere il controllo di un arto che non riesci a sentire completamente ‘tuo’. Potresti avere sviluppato l’abitudine a tenerlo in un certo modo.
Le persone con debolezza funzionale al braccio tendono a tenerlo adagiato sulle gambe, soprattutto se provano dolore.
Le persone con debolezza funzionale alle gambe a volte scoprono che si siedono con la caviglia rivolta verso l’interno.
Queste posizioni possono sembrare ‘naturali’, ma non lo sono. Il tuo cervello pensa che siano le posizioni che gli arti assumono “normalmente”. Il tuo cervello potrebbe anche essersi abituato all’idea che un lato del corpo non viene percepito allo stesso modo dell’altro.
Lo scopo del trattamento è quello di cercare di far sì che il tuo cervello sperimenti nuovamente un movimento normale e naturale.
Altri trattamenti
Se ti senti proprio bloccato, può valere la pena provare l’ipnosi. A volte, sotto ipnosi, possono ricomparire i movimenti “normali”.
Occasionalmente, i pazienti con grave debolezza funzionale migliorano quando sono sottoposti ad anestesia generale. Questa dovrebbe essere eseguita solo se vi è una paralisi completa e solo se il medico ha esperienza con questa tecnica. In ogni caso, questa non è una cura valida “sempre e comunque”!
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