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La seconda lettera di Ian

Le due lettere di Ian non hanno bisogno di introduzioni, il loro messaggio è già abbastanza eloquente da solo. Ian ha scritto questa seconda lettera dopo aver ricevuto un’altra spiegazione per i suoi sintomi, questo lo ha aiutato a capire meglio la sua condizione. Ian è adesso tornato a lavoro e non ha praticamente più nessun sintomo. 

08 Settembre 2008

Ho pensato fosse opportuno scrivere una seconda lettera per farvi sapere come stanno andando i miei progressi dalla nostra ultima visita. So che siete particolarmente interessato a condizioni mediche simili a ciò che io ho vissuto quindi, dato che non ho necessità di fare un’ulteriore visita con voi di persona, ho pensato che vi avrebbe fatto piacere sapere come i miei sintomi stanno progredendo. È anche possibile che voi vogliate condividere questa lettera con altri pazienti che hanno difficoltà ad accettare e comprendere a pieno i loro sintomi. 

Sono quasi completamente guarito dagli attacchi di panico riguardo la salute che mi hanno afflitto per la maggior parte del 2007. Guardando indietro agli ultimi 18 mesi è facile capire quanto poco ho fatto per migliorare la mia situazione; anche se non sono ancora sicuro di quanto avrei potuto fare a riguardo. Sono del tutto consapevole che la mia condizione è stata peggiorata dalla mia preoccupazione e ansia.

Soffro ancora di mal di testa cronici giornalieri anche se adesso questo sintomo è del tutto gestibile. I sintomi sono passati da essere associati ad una sensazione di dolore, ad essere collegati ad un sensazione di pressione leggera. Sono anche diventato consapevole del fatto che queste sensazioni sono dovute alla contrazione di muscoli e che io posso peggiorare questa cosa stringendo i muscoli della mandibola, contraendo i muscoli della testa e del collo. 

Continuo a prendere il Citalopram (20mg), e questo continua ad aiutare nella prevenzione degli attacchi d’ansia. Ogni volta che sento i sintomi fisiologici di allarme che precedono un attacco d’ansia (sudore, formicolio a tutto il corpo, capogiri), sono in grado di prevenire l’attacco usando tecniche di distrazione e di estraniamento. Fortunatamente questi attacchi si presentano meno di una volta al mese adesso e sono di solito preceduti da una improvvisa e involontaria contrazione dei muscoli nel retro e al lato della testa. Queste contrazioni portano anche ad un annebbiamento della vista, che, anche se so da cosa è causato, mi crea ancora molti problemi.  

Non sono ancora del tutto sicuro di come tutto sia iniziato o di cosa abbia potuto causare la forte vertigine iniziale. Sono consapevole che preoccuparsi di cosa ci fosse che non andava in me ha contribuito ad aumentare la severità dei sintomi. Nonostante io abbia visto due neurologi prima di vedere lei, e nonostante questi mi avessero assicurato che non ci fosse nulla di strutturalmente danneggiato, parlare con loro non ha decisamente aiutato a migliorare la mia ansia. Sono convinto che questo fosse dovuto alla mancanza di una corretta e chiara spiegazione per i sintomi e le sensazioni che io avevo. Entrambi i medici mi hanno fornito buone spiegazioni su cosa non ci fosse di danneggiato in me, ma non hanno dato alcuna spiegazione per farmi capire l’origine e la causa dei miei sintomi. Dovuta alla mia crescente ansia io sono stato diverse volte dalla guardia medica per cercare risposte che potessero spiegare i miei sintomi quando questi diventavano particolarmente gravi. Con il senno di poi mi sono reso conto di quanto questo possa non solo non aver aiutato la mia condizione, ma come possa anche averla peggiorata. Il fatto che i diversi medici facessero ipotesi e teorie su cosa c’era che non andava in me non ha sicuramente aiutato la mia condizione, anche se il loro intento era buono. 

Non credo sia una coincidenza che i miei sintomi siano migliorati cosí tanto dopo i due appuntamenti che ho avuto con lei, nei quali lei è stato in grado di spiegarmi passo passo cosa c’era che non andava e cosa mi stava succedendo. Questo, unito al continuo supporto del mio medico di base che è stato in grado di fornirmi costante aiuto riaffermando ciò che lei mi ha detto nelle visite. Entrambi questi fattori sono stati il motivo principale che ha portato al mio recupero.  

Non sono ancora stato a casa un giorno in malattia in tutto il 2008 (quando nel 2007 sono stato a casa per oltre 8 mesi in malattia). Ho recentemente iniziato un corso di aerobica in palestra due volte alla settimana, è la prima volta in 18 mesi che metto piede in una palestra. Inoltre, in poco più di un mese, diventerò padre per la prima volta. L’effetto che lei e il mio medico di famiglia avete avuto sulla mia vita è stato considerevole. 

Mi sento ancora come se ci fossero cose da migliorare ulteriormente. Il mio recupero è stato molto lento, certamente molto più lento di quanto ci ho messo a sviluppare i sintomi, ma ho fatto molti progressi comunque. Posso fare cose ora, come andare in palestra, che non mi sarei mai immaginato in grado di fare alcuni mesi fa. Sono sicuro che con il tempo riuscirò a recuperare completamente. 

Grazie mille per il suo tempo e il suo aiuto.